Venerdì 10 marzo ore 18.30, nell’ambito della mostra Sul vestito lei ha un corpo, un incontro diretto con gli artisti che racconteranno la genesi del loro lavoro e il dialogo con l’universo poetico e creativo di Sonia Delaunay. Modera il critico d'arte Simone Menegoi.

Pubblicato il

4 Marzo 2023

Settore:

News Arte, News XNL

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Venerdì 10.03.23 – ore 18.30

XNL Arte
presenta

CONVERSAZIONE D’ARTISTA

Ulla von Brandenburg
artista

Romain Kronenberg
musicista, compositore, artista

Modera
Simone Menegoi
critico d’arte e Direttore Artistico Arte Fiera Bologna

A cura di XNL Arte – Direzione artistica Paola Nicolin

Incontro in inglese con traduzione simultanea in italiano.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.


Nell’ambito della mostra Sul vestito lei ha un corpo. Note su Sonia Delaunay, XNL Piacenza è lieta di annunciare una conversazione d’artista per venerdì 10 marzo 2023 alle ore 18.30, tra Ulla von Brandenburg, artista, e Romain Kronenberg, musicista, compositore e artista che si è occupato del computer music design dell’opera di Meris Angioletti.

La conversazione è moderata dal critico d’arte e Direttore Artistico di Arte Fiera Bologna Simone Menegoi e introdotta da Paola Nicolin, Direttrice Artistica di XNL Arte.

Il talk intende offrire al pubblico un’occasione di incontro diretto con gli artisti e un momento di approfondimento dialogico sui temi della mostra in corso, prodotta appositamente per gli spazi di XNL Piacenza. Gli artisti racconteranno la genesi del loro lavoro, la relazione tra le discipline che anima la loro ricerca, la relazione con la figura di Sonia Delaunay e il suo poliforme universo, declinato nelle pratiche e nelle poetiche che attraversano la loro avventura creativa.

Per la mostra Sul vestito lei ha un corpo. Note su Sonia Delaunay, Meris Angioletti e Ulla von Brandenburg sono state invitate a riflettere liberamente sulla figura dell’artista russo-francese Sonia Delaunay – nata a Odessa (Ucraina) nel 1885 e morta a Parigi nel 1979 – e in modo particolare sull’avventura dell’Atelier Simultané, attivo dal 1923 al 1934, un’estensione della casa-studio a Parigi in Boulevard Malesherbes dove Sonia Delaunay viveva col marito Robert.

L’Atelier fu un luogo di attrazione dell’ampia rete di relazioni intessute negli anni dalla coppia con poeti, musicisti, artisti tra i più significativi della loro generazione, uno spazio di creazione e attività molteplici, in cui l’artista aveva messo a punto quella natura unitaria e simultanea delle arti cercata attraverso un’analisi sistematica dei rapporti tra colore e forma.

Sul vestito lei ha un corpo, il titolo scelto per la mostra, desidera dunque porre l’attenzione sui temi del progetto: il tessuto e il corpo, la poesia e la voce, la parola e il gesto, il tempo e lo spazio.

Angioletti e von Brandenburg sono protagoniste della galleria centrale, dove costruiscono insieme un’opera-mostra composta da una installazione in tessuto e da una serie di nuovi film (von Brandenburg) e un ampio progetto sonoro (Angioletti).

L’installazione sonora di Meris Angioletti è stata resa possibile grazie alla collaborazione con l’artista e il compositore Romain Kronenberg, che si è occupato del computer music design dell’opera per XNL Piacenza.

L’opera di Ulla von Brandenburg si avvale della collaborazione con Julia Mossé che ha seguito la concettualizzazione della scenografia. 

La galleria è preceduta da uno spazio allestito come una camera del tempo dove è presentata una selezione di gouache di Sonia Delaunay provenienti dalla Galleria Gió Marconi di Milano e da una serie di materiali legati alla poetica dell’artista.

 

INFO

Venerdì 10.03.23
ore 18.30

XNL Piacenza – via Santa Franca 36

Incontro in inglese con traduzione simultanea in italiano.
Ingresso libero sino a esaurimento posti

info@xnlpiacenza.it


Informazioni sulla mostra.

 

NOTE BIOGRAFICHE

Ulla von Brandenburg è un’artista tedesca nata nel 1974 a Karlsruhe e residente a Parigi dal 2005. Dopo una formazione come scenografa a Karlsruhe e un breve periodo trascorso nel mondo del teatro, ha studiato alla Hochschule für Bildende Künste di Amburgo. Il suo lavoro è caratterizzato dall’utilizzo di una diversità di strumenti e media (installazioni, film, acquerelli, murales, collage, performance…) che dialogano l’uno con l’altro e che lei allestisce in relazione ai diversi contesti espositivi. Padroneggiando perfettamente i codici della scenografia, nutriti da letteratura, storia dell’arte e dell’architettura, ma anche psicoanalisi, spiritismo e magia, von Brandenburg trae spunto tanto dai rituali esoterici e dalle cerimonie popolari, quanto dai meccanismi e dai codici del teatro, per esplorare la costruzione delle nostre strutture sociali. Maschere, costumi, scenografie e oggetti di scena provenienti da diverse tradizioni popolari permettono all’artista di trasgredire simbolicamente norme e gerarchie, mescolando sottilmente realtà e apparenza in presentazioni teatrali.

Il suo lavoro, riconosciuto a livello internazionale, è apparso in numerose mostre personali, recentemente al Palais de Tokyo di Parigi (2020-2021), al MRAC di Sérignan (2019), alla Whitechapel Gallery di Londra (2018), al Musée Jenisch Vevey in Svizzera (2018), al Kunstmuseum di Bonn (2018), al Perez Art Museum di Miami (2016) o al Contemporary Art Museum di Saint Louis (2016). Le sue opere sono presenti in collezioni prestigiose come la Tate Modern di Londra, il MAMCO di Ginevra, il Centre Pompidou di Parigi o il Mudam di Lussemburgo. Il suo lavoro è rappresentato dalla galleria Art : Concept di Parigi, dalla galleria Pilar Corrias di Londra, dalla Produzentengalerie di Amburgo e dalla galleria Meyer Riegger di Karlsruhe e Berlino.

 

Romain Kronenberg, dopo aver studiato teologia, ha studiato musica al Conservatoire supérieur de musique de Genève. Nel 2001 entra all’IRCAM (Parigi) dove collabora come sound designer e compositore con artisti come Ugo Rondinone, Pierre Huyghe e Melik Ohanian, che lo aprono alle arti visive. Nel 2005, ha iniziato il proprio lavoro visivo con una performance musicale alla Fondation Cartier, che ha dato origine al suo primo video. Successivamente ha esteso la sua pratica alla fotografia, alla scultura, al cinema, alla letteratura, alla grafica e al disegno. Nel 2007 è stato artista in residenza al Palais de Tokyo (Parigi) e nel 2009 a Villa Kujoyama (Kyoto). Tra il 2011 e il 2018 nel sud-est della Turchia, ha creato diverse opere video in cui il linguaggio è apparso per la prima volta nel suo lavoro (sia in turco che in curdo). Da allora, i suoi progetti e le sue mostre contribuiscono alla creazione di narrazioni che rivelano mondi che potrebbero essere nostri, quasi familiari, se alcuni dettagli non dessero una sensazione di stranezza, di singolarità al lettore e per estensione al visitatore delle sue mostre. Oggi, Romain continua la sua esplorazione dei molti legami tra narrazione e arti visive, in particolare alla luce della logica modale e della teoria dei Mondi Possibili.

Ha presentato i suoi lavori al Centre Pompidou, alla Fondation Galerie Lafayette, al Kyoto Art Center, al MAC VAL, alla Kunsthalle Mulhouse, al Gerdarsafn Kopavogur Art Museum (Reykjavik), alla Fiminco Foundation, alla Biennale di Mardin (Turchia), al Museo Onomichi, all’ICA Singapore, a Villa Bernasconi (Ginevra), tra gli altri.

 

Simone Menegoi (1970, vive a Bologna) è critico, curatore e docente d’arte contemporanea. Dal 2019 è Direttore artistico di Arte Fiera (Bologna). Dal 2021 insegna Filosofia dell’arte all’Accademia di Belle Arti di Bologna.

Ha curato numerose mostre in spazi privati e pubblici, in Italia e all’estero, spesso indagando il rapporto fra scultura e altri linguaggi (fotografia, performance, suono, eccetera). Fra le altre, ricordiamo: Le Silence. Une fiction, Nouveau Musée National de Monaco (2012); Bouvard et Pécuchet’s Compendious Quest for Beauty, David Roberts Art Foundation, Londra (2012); il ciclo The Camera’s Blind Spot (MAN, Nuoro, 2013; Extra City Kunsthal, Anversa, 2015; Palazzo De’ Toschi, Bologna, 2016); Le statue calde. Scultura – corpo – azione, 1945 – 2013, Museo Marino Marini, Firenze, 2014; Michael E. Smith, Triennale di Milano, 2014.

Nel 2013-14 è stato curatore dello CSAV – Advanced Course in Visual Arts della Fondazione Ratti di Como; dal 2016 al 2019 è stato responsabile per l’arte contemporanea di Palazzo De’ Toschi di Bologna; nel 2017 è stato curatore ospite presso la Fondazione Pomodoro di Milano. È stato curatore in residenza presso La Galerie di Noisy-Le-Sec (2008) e Belvedere / XXI Haus di Vienna (2016).

È stato contributing editor delle riviste Mousse (2006-08) e Kaleidoscope (2009-12) e collaboratore di Artforum (2011-18). È autore di numerosi scritti sull’arte contemporanea commissionati da istituzioni italiane ed europee.

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