Galleria piano terra

David Claerbout
The pure necessity, 2016

David Claerbout, The Pure Necessity, 2016. Video still.

David Claerbout, The pure necessity, 2016. Video mono canale a colori, animazione 2D, suono, 50 min. Courtesy l’artista e le gallerie Esther Schipper, Rüdiger Schöttle, Sean Kelly, Annet Gelink, Pedro Cera, Micheline Szwajcer. Video still.

DATA:

10 – 28 Febbraio 2022

INFO:

Martedì-domenica:
dalle 11 alle 19.
Sabato:
dalle 11 alle 22.
Lunedì chiuso.
Ingresso gratuito

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XNL è lieta di presentare in un’istituzione italiana The pure necessity, 2016 di David Claerbout (1969, Kortrijk, Belgio, vive e lavora a Anversa).

L’opera è un video sonoro di 50 minuti realizzato con la tecnica di animazione 2D nel quale Claerbout con una equipe di artisti per tre anni ha lavorato scupolosamente al ridisegnato delle sequenze del celebre film Il libro della giungla, il classico Disney del 1967 diretto da Wolfgang Reitherman e tratto dall’omonimo libro del 1894 di Rudyard Kipling. La versione d’artista del Classico Disney trasforma la storia sentimentale e comica di animali della giungla che ballano, cantano e suonano la tromba in un film che “rinuncia all’umanizzazione” degli animali e persino al “cucciolo d’uomo”. Gli animali si comportano in modo consono allo loro specie tornando con dignità ad essere orso, pantera, pitone e ci mostrano una diversa metodologia di ascolto, dialogo e rappresentazione del vivente. Da pellicola che celebra la velocità, il dinamismo e l’efficienza di una natura (umanizzata) del violento e del crudele che aiuta il debole fino alla sua emancipazione e ingresso nella “vita moderna”, il video ci parla di lentezza, ci proietta verso un’altra dimensione esistenziale e, come spesso accade nel lavoro di Claerbout, si offre come una riflessione sull’impatto concettuale del passaggio del tempo e una indagine sulla natura stessa del medium cinematografico.

Pioniere nella ricerca sull’immagine in movimento, l’artista, tra i più acclamati della sua generazione, arriva al video attraverso la pratica quotidiana del disegno, la necessità della pittura e l’indagine sulla fotografia. Questo approccio all’evoluzione dei linguaggi dell’arte come sviluppo di una necessità esistenziale che tiene insieme pittura, disegno, fotografia e immagine in movimento è dunque una delle numerose ragioni dell’invito rivolto all’artista a presentare nel contesto di XNL il suo lavoro esposto in gallerie e musei d’arte di tutto il mondo.

Motivazione forte è stato inoltre il ragionamento sull’identità del contesto nel quale XNL trova casa e la prossimità con la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi e la sua collezione di pittura e fotografia e disegni legati proprio al secolo della transizione tra stasi e movimento, natura e esseri umani, ritratto introspettivo e rappresentazione del tempo e la costante riflessione nel tempo sulle differenze che separano l’umano dalle altre forme di vita.

Infine, l’opera stessa parla da sé, senza avere bisogno di spiegazioni affrontando in modo tanto enigmatico quanto poetico di inversioni di modelli culturali, di contraddizioni esistenti tra animazione e immobilità, di celebrazione di dinamismo e necessità della pigrizia, tutte ugualmente intese come condizioni esistenziali di cui ognuno di noi ha fatto e fa esperienza a partire dal proprio peculiare vissuto pre e post-pandemico.

davidclaerbout.com