LA RIVOLUZIONE SIAMO NOI, curata da Alberto Fiz, organizzata dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, col patrocinio del MiBACT - Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, della Regione Emilia-Romagna, con un progetto di allestimento di Michele De Lucchi e AMDL CIRCLE e la consulenza scientifica del Polo Territoriale di Mantova del Politecnico di Milano, presenta oltre 150 opere, tra dipinti, sculture, fotografie, video e installazioni di autori quali Piero Manzoni, Maurizio Cattelan, Marina Abramović, Tomás Saraceno, Andy Warhol, Bill Viola, Dan Flavin, provenienti da 18 collezioni d’arte, tra le più importanti in Italia, che indagano trasversalmente movimenti, stili e tendenze della contemporaneità.

Il percorso si completa alla Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi - i cui locali sono attigui a quelli di XNL - dove una serie di lavori di artisti tra cui Ettore Spalletti, Wolfgang Laib, Fabio Mauri, Gregor Schneider, Pietro Roccasalva, dialoga con i capolavori dell’Ottocento e del Novecento, raccolti dall’imprenditore e collezionista piacentino Giuseppe Ricci Oddi che costituisce un fondamentale modello di riferimento.

“Il Centro XNL – afferma Massimo Toscani, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano - è una fabbrica di idee che oggi è finalmente in grado di lavorare per Piacenza e per il mondo dell’arte in Italia, rispetto al quale intende porsi come un nuovo ulteriore strumento di analisi critica della cultura contemporanea in comunione con le istituzioni pubbliche e private già operanti”.

“Per la nostra città – prosegue Massimo Toscani -, l’apertura del Centro XNL è un evento che non ha precedenti: è la prima volta, infatti, che un progetto finalizzato precisamente alla cultura contemporanea prende forma e si concretizza in un luogo aperto a tutte le sperimentazioni".

La rivoluzione siamo noi – dichiara Alberto Fiz - analizza la figura del collezionista intesa come mecenate del Terzo Millennio. Ma anche come ordinatore del caos e costruttore di una nuova progettualità dove lui stesso diventa responsabile. In tal senso, il collezionista non è un semplice acquirente di opere d'arte ma con le sue scelte assume un ruolo da protagonista nella vita pubblica”.

“Il titolo della mostra – continua Alberto Fiz - prende spunto dall'installazione di Maurizio Cattelan La rivoluzione siamo noi dove l'artista, con compiacimento narcisistico, si autodenigra appendendosi a un gancio con gli abiti di feltro di Joseph Beuys che nel 1972 realizzò un'opera dallo stesso titolo di forte impronta politica. L'elemento che accomuna i due lavori è la messa in discussione del fare arte e delle sue convenzioni in base ad un principio che coinvolge anche il collezionista e le sue scelte”.

La rassegna non ha lo scopo di stilare classifiche ma, semmai, di proporre, nel suo complesso, l’esperienza del collezionismo privato in base a una ricerca che coinvolge protagonisti ormai classici come Giorgio Morandi, Alberto Burri, Lucio Fontana, Fausto Melotti, Robert Morris, Andy Warhol, Robert Rauschenberg, Mario Merz, Keith Haring, Gerhard Richter, Daniel Buren, William Kentridge, Michelangelo Pistoletto (di lui gli Uffizi di Firenze hanno eccezionalmente prestato Autoritratto con collezionista proveniente dalla collezione Gori), per giungere alle realtà contemporanee di maggior interesse con artisti quali Ghada Amer, Sislej Xhafa, Roberto Cuoghi, Urs Fischer, Zang Huan, Tobias Rehberger, Thomas Hirschhorn, Teresa Margolles, Zanele Muholi, in base ad un progetto che è stato realizzato in sinergia con i collezionisti.

Per La rivoluzione siamo noi, Giuseppe Penone ha realizzato un intervento site specific che occupa un’intera parete di XNL Piacenza Contemporanea: si tratta di un’opera ambientale che parte da una matrice del 1995, proveniente dalla collezione Giuliani, che presenta l’impronta ingrandita delle cinque dita di una mano, che si sviluppa nell’ambiente fino a occuparlo per interno.

La mostra documenta il fenomeno del collezionismo nella sua globalità attraverso le vicende di oltre cinquant'anni. Ne emerge un grande affresco collettivo, una ‘collezione delle collezioni’ legata alla passione e al gusto del nostro tempo, che consente al visitatore di entrare in uno straordinario museo privato, ricco di sorprese, ordinato dal curatore che ha instaurato un rapporto di complicità con i collezionisti, liberi da qualsiasi tentazione autoreferenziale.

La rassegna è accompagnata dalle video-interviste ai collezionisti raccolte in un unico documento realizzato da Roberto Dassoni insieme a Eugenio Gazzola. La vocazione multidisciplinare del nuovo spazio espositivo è confermata dalle numerose iniziative collaterali, coordinate da Giorgio Milani, come la rassegna filmica, curata da Marco Senaldi e una serie di talk con collezionisti, artisti, critici e storici dell'arte, curata da Alberto Fiz. Non mancano, poi, concerti e spettacoli teatrali, oltre alle visite guidate e a un programma di didattica rivolto alle scuole. 

L'omaggio di Piacenza al collezionismo italiano, oltre a metterne in luce la vitalità e la lungimiranza, appare tanto più significativo in un paese dove questo fenomeno, così esteso e capillare, ha permesso di sopperire alle carenze istituzionali diventando il tramite fondamentale per la diffusione dell’arte contemporanea. Un processo che appare oggi in tutta la sua evidenza con i collezionisti che, spesso, in qualità di partner dei musei e attraverso fondazioni, donazioni, comodati, archivi, divulgano un'esperienza che un tempo rimaneva gelosamente custodita in spazi inaccessibili.

Biglietti speciali:

Biglietto speciale Pausa Pranzo: €8,00

(per tutti i visitatori esclusivamente dal martedì al venerdì non festivi dalle 12.00 alle 15.00)

Biglietto studenti universitari fino a 25 anniricercatori e dottorandi delle università italiane: € 7,00 (esclusivamente da martedì a venerdì dalle ore 14.00 alle ore 19.00)

Biglietto Speciale Famiglia al Museo: €25,00/€28,00 a famiglia

riservato agli accompagnatori (massimo due) dei bambini/ragazzi

due adulti + 1 bambino/ragazzo di età superiore a 6 anni fino a 18 anni: € 25,00

due adulti + 2 bambini/ragazzi di età superiore a 6 anni fino a 18 anni: € 28,00  

due adulti con più di due bambini/ragazzi di età superiore a 6 anni fino a 18 anni: un bambino/ragazzo entra gratuitamente.

Biglietto speciale per ragazzi delle scuole (primarie, secondarie, secondarie di 2° grado) fino a 18 anni: €5,00

(valido per gruppi di almeno 15 persone e fino ad un massimo di 25 persone tra alunni e insegnanti, un accompagnatore/guida gratuito ogni 10 persone.

Biglietto per gruppi: €8,00

Il gruppo può essere composto da un minimo di 7 paganti (intero o ridotto) a un massimo di 25 persone, un accompagnatore/guida gratuito ogni dieci persone.

È possibile pagare il biglietto tramite 18App e Carta del Docente