Il manifesto come gesto radicale, strumento critico e dispositivo relazionale. A partire dalla loro esperienza, Cesare Pietroiusti e Andrea Viliani, muovendosi tra arte concettuale, attivismo e sperimentazione istituzionale, restituiscono al manifesto la sua forza di rottura, di sogno e di discontinuità. 

Cesare Pietroiusti
Artista e docente, vive a Roma. Laureato in Medicina con una tesi in Clinica Psichiatrica, è co-fondatore del Centro Studi Jartrakor di Roma (1977) e della Rivista di Psicologia dell’Arte (1979), nonché dei Progetti Oreste (1997-2001). Già MFA Faculty presso LUCAD (Lesley University, Boston, 2009-2016), attualmente insegna Laboratorio Arti Visive presso lo IUAV di Venezia e la NABA di Roma.

Andrea Viliani

Dirige il MUCIV – Museo delle Civiltà di Roma. Storico dell’arte e curatore, è stato in precedenza Responsabile e Curatore del CRRI – Centro di Ricerca Castello di Rivoli, Direttore Generale e Artistico della Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee / MADRE di Napoli, Direttore della Fondazione Galleria Civica – Centro di Ricerca sulla Contemporaneità di Trento e Curatore del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna. Nel 2012 è stato uno dei sei Agents/Core Group di dOCUMENTA (13).

In occasione dell’esposizione Manifesto di Julian Rosefeldt, XNL ha organizzato tre incontri per approfondire i temi della mostra, analizzando e decostruendo la forma del manifesto, dispositivo estetico, politico e sociale. Attraverso conversazioni tra artisti, curatori, teorici e figure del mondo dell’arte e della cultura visiva, gli incontri vogliono interrogare la persistenza e la trasformazione del manifesto nel contesto dell’arte contemporanea, l’attualità del suo linguaggio e il suo potenziale come strumento di emancipazione, critica e immaginazione collettiva.

I tre incontri – Guardare, Manifestare, Creare – si svolgono alle ore 17.30 e sono preceduti, alle ore 17:00, da una visita guidata gratuita alla mostra Manifesto a cura di Paola Nicolin.