Il quarto e ultimo atto della serie dedicata a opere poco conosciute nelle collezioni dei musei piacentini in conversazione con artisti contemporanei mette in dialogo il lavoro dell’artista veneziana con la coppia di sculture equestri del Mochi in Piazza Cavalli.
Piacenza, 14 settembre 2024.La sezione Arte di XNL Piacenza, centro d’arte contemporanea, cinema, teatro e musica della Fondazione di Piacenza e Vigevano, presenta Sul Guardare Atto 4 – Valentina Furian / Notti Bianche, progetto conclusivo del programma espositivo, a cura di Paola Nicolin, dedicato alla rilettura del patrimonio artistico della città e del suo territorioattraverso il dialogo con opere di artisti contemporanei.
Il progetto, liberamente ispirato all’omonima serie televisiva ideata da John Berger nel 1971 per la BBC, prosegue il suo obiettivo di valorizzazione di opere meno note provenienti da depositi e collezioni cittadine ponendole in relazione a temi e questioni dell’attualità.
Dopo Massimo Grimaldi con la Galleria d’arte Moderna Ricci Oddi, Berlinde de Bruyckere, Carol Rama e Andrea Sala con la Diocesi di Piacenza-Bobbio, Valentina Furian completa la rosa di protagonisti invitati a confrontarsi con il patrimonio artistico di Piacenza.
Per questo ultimo appuntamento, XNL si avvale della collaborazione con i Musei Civici di Palazzo Farnese e, attraverso le opere dell’artista veneziana, presenta un’indagine sui temi del potere, del rapporto tra essere umano e animale, tra preda e predatore.
Da quando, nel Seicento, i due imponenti gruppi scultorei realizzati dallo scultore toscano Francesco Mochi (1580 – 1654) furono collocati nello spazio pubblico cittadino, hanno attratto e sedotto artisti di tutte le epoche, che li hanno riprodotti secondo la sensibilità e il gusto del loro tempo.
La rappresentazione del cavallo, del resto, antichissima forma archetipica dai molti rimandi simbolici, è uno dei soggetti costanti nella storia dell’arte, e continua ad alimentare la creatività e la ricerca degli artisti contemporanei.
Non a caso, dunque, Furian ha scelto di aprire un dialogo con la coppia di sculture equestri cavalcate dai duchi di Parma e Piacenza Alessandro e Ranuccio I Farnese, che l’artista immagina come sentinelle della città: centauri come il protagonista di Centauro, la sua opera video figlia di un percorso realizzato grazie a residenze e collaborazioni istituzionali con la Fundación PROA Buenos Aires e con la GAMeC di Bergamo nell’ambito di ON AIR Argentina Italy Residency Program, e presentata in occasione della nona edizione di Biennale Gherdëina. Da quest’opera nasce il progetto espositivo Notti Bianche pensato espressamente per gli spazi di XNL Piacenza.
Il percorso di Notti Bianche si apre con Eclissi, opera video a due canali caratterizzata da un potente filtro di colore rosso – tonalità utilizzata in alcuni visori notturni – che presenta una sequenza di riprese della testa di Medusa conservata al Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno (Tv).
Gli occhi della scultura, ipnotizzanti e pietrificati, occupano costantemente lo schermo, senza sbattere mai le palpebre, come sentinelle all’erta.
Poco più in là i video Centauro e Diventare unica si stagliano nell’oscurità sospesi al centro della sala, emanando un suono diffuso: Centauro è incentrato sulla figura mitologica ibrida uomo-cavallo e svela un susseguirsi di dettagli di movimenti nervosi e contenuti di un cavallo addomesticato; la video installazione Diventare unica accompagna il film come fosse uno spettatore del processo di costrizione che mostra. Lo stesso cavallo assiste alla sua stessa dominazione senza reagire.
Relativamente alla sua ricerca Valentina Furian sottolinea: “Il centauro prende forma dalla relazione fisica che gli umani instaurano con i loro animali. Questa relazione diventa un’entità mostruosa. Poi ho capito che la creatura che cercavo non esiste come un ibrido tra un corpo umano e uno animale, ma che la figura mitologica emerge dal cavallo addomesticato che agisce con una nuova ferocia che non appartiene al suo comportamento originale, ma che è qualcosa che nasce da questa relazione interspecifica.”
Proseguendo il percorso espositivo si incontra La nostra lunga notte, un dittico di grandi dimensioni pensato per le finestre del piano terra di XNL: disegni su plexiglass retroilluminato in verde – altro colore usato nella visione notturna, soprattutto in campo militare – creati dall’artista a occhi chiusi, immaginando che i corpi degli animali dei suoi film diventino segno.
Conclude il percorso Mi svelano che sei un ibrido, immagine di un cavallo dallo sguardo spaventato che fa da “varco” tra la bestialità e l’essere addomesticato: una visione che si lega all’opera precedente, Eclissi, trasformando lo sguardo di Medusa in quello pietrificatore che tiene costretto l’essere animale.
Forse perché l’iconografia del cavallo esprime vitalità, morte, memoria, forza, dinamismo, potere, incontri tra culture ed epoche diverse, Piazza Cavalli ha esercitato e continua a esercitare un fascino potente su visitatori e artisti. E se nel 1937 Filippo De Pisis, con la sua pennellata frammentata e veloce, immortala in un suo dipinto, oggi ai Musei Vaticani, la piazza e le sculture, e nell’inverno 2020 Mimmo Paladino la trasforma, con un’installazione con diciotto grandi cavalli in vetroresina, non stupisce che ancora oggi Valentina Furian, voglia raccontarla con le sue opere, coinvolgendo lo spettatore in uno stato ibrido tra realtà e finzione, mito e potere, passato e presente.
Sul Guardare Atto 4 – Valentina Furian è accompagnata da un programma di incontri di approfondimento e da una serie di laboratori per le scuole ideati e condotti dall’artista sul tema delle moving images, inclusi nel percorso di PCTO rivolto ai Licei e agli Istituti Superiori di Piacenza.
Accompagna la mostra anche una proposta di atelier rivolti alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie, e un programma di apertura straordinarie e attività per tutti i pubblici, tra mediazione culturale con XNL Mondo, visite guidate per le scuole secondarie di secondo grado e laboratori per famiglie.
Info e prenotazioni: info@xnlpiacenza.it
Nell’ambito della realizzazione della mostra di Valentina Furian, ha preso vita una proficua collaborazione fra XNL Arte e XNL Musica, per la quale si ringraziano particolarmente il responsabile della sezione Musica Gianmarco Romiti, il compositore e tecnico del suono Edoardo Maria Bellucci e Mattia Ridolfo, in arte Innerfrost, tecnico del suono e studente del Conservatorio Giuseppe Nicolini di Piacenza per il contributo nella realizzazione della parte sonora dell’esposizione.
Progetto promosso da Rete Cultura Piacenza, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Provincia di Piacenza, Comune di Piacenza, Camera di Commercio dell’Emilia, Regione Emilia-Romagna, Diocesi di Piacenza-Bobbio.
Un particolare ringraziamento, per la collaborazione, all’Azienda Vitivinicola La Stoppa di Elena Pantaleoni (Rivergaro, Pc).