Nel corso dell’evento “Aspettando Baccanti” presentata l’edizione 2025 del corso di alta formazione per attori che quest’anno avrà come docente e regista il piacentino Leonardo Lidi. Direzione artistica Paola Pedrazzini.

Piacenza, 10 febbraio 2025 – Una grande partenza, ieri, per Bottega XNL – Fare Teatro”, segnata dall’evento “Aspettando Baccanti” che ha visto confrontarsi sul palco, in una sala affascinata e gremita Piergiorgio Odifreddi, matematico, saggista e divulgatore scientifico, Massimo Fusillo, docente di Critica Letteraria e Letterature Comparate alla Scuola Normale di Pisa e il regista e attore piacentino Leonardo Lidi.

L’inedito simposio è stato infatti l’occasione per presentare l’edizione 2025 del percorso di alta formazione teatrale “Bottega XNL-Fare Teatro” che vedrà Lidi nel ruolo di Maestro di Bottega. Sotto la sua guida, i giovani attori e attrici selezionati tramite bando nazionale si cimenteranno con Baccanti di Euripide, che sarà presentato in prima nazionale al Festival di Teatro Antico di Veleia la prossima estate.

Ad aprire ufficialmente l’evento è stato Mario Magnelli, vicepresidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano: «Il progetto Bottega XNL in questo spazio porta avanti una modalità di trasmissione del sapere particolarmente potente, in cui un Maestro lavora al fianco e in mezzo ai propri Allievi. Un percorso formativo in cui investiamo convintamente, nell’ottica di sostenere i giovani avviati alle professioni della cultura. Una soddisfazione particolare ci deriva, oggi, dal fatto di ospitare a Piacenza un Maestro di Bottega piacentino d’origine, quale è Leonardo Lidi».

Paola Pedrazzini, direttrice artistica di XNL Teatro e Cinema e di Bottega XNL, ha quindi introdotto l’appuntamento «É questo l’inizio di una nuova avventura, di un progetto nato solo pochi anni fa ma che già da subito ha raccolto consensi, interesse, attenzione. Ringrazio per questo la Fondazione di Piacenza e Vigevano con il suo presidente Roberto Reggi, Mario Magnelli e il cda: se oggi ci sono studenti e studentesse di teatro di tutta Italia che trovano la loro casa artistica a Piacenza, è merito della lungimiranza e del coraggio dell’ente che ha dato fiducia a questo progetto. Bottega XNL vive di un’empatia artistica non seriale tra Maestro e Allievi, e sono convinta che Leonardo Lidi – protagonista della scena contemporanea che ha frequentato da attore e da regista i grandi classici e che è stato allievo di Maestri importanti come Antonio Latella e che è oggi a sua volta Maestro – sia la persona giusta per scrivere insieme a XNL questo nuovo capitolo».

Grato ed entusiasta il nuovo Maestro di Bottega XNL-Fare Teatro 2025 Leonardo Lidi è intervenuto nel corso dell’incontro, ringraziando la direttrice artistica Paola Pedrazzini e la Fondazione per l’opportunità di “tornare a casa”: «La mia città mi ha dato tanto affetto nei primi anni della mia carriera; ho sempre desiderato poter tornare ma, mio malgrado, finora c’ero mai riuscito. Di Baccanti mi interessa indagare la perdita del controllo, la “non gestione”, indagheremo attraverso il Mito quel momento della vita dove imporre il proprio schema e la propria strategia è impossibile. Ho il proposito di portare tante ragazze e ragazzi con le intenzioni di creare una festa gioiosa perché, oggi più che mai, il Teatro non deve essere la Scuola ma la Ricreazione».

Durante l’incontro – moderato dalla giornalista Donata Meneghelli – sono state esplorate le innumerevoli declinazioni che il mito di Baccanti ha assunto nella storia delle arti, toccando i temi del mito e della classicità e guidando i presenti alla scoperta dell’unica tragedia che ha per protagonista il dio del teatro e della sua sconcertante contemporaneità.

Massimo Fusillo, in particolare, ha raccontato di come Baccanti sia l’ultima opera di Euripide, e di come spesso le ultime opere più che il testamento di un autore ne rappresentino il suo picco più ardito; di come il fascino di questo testo stia nella capacità di decostruire le grandi polarità che lo permeano – maschile/femminile, umano/animale, nativo/straniero – e di come l’androginia di Dioniso e il ricorrente tema del travestimento la rendano un’opera spiccatamente queer. Si è poi lanciato in un’appassionante incursione nel Novecento, che ha spaziato dagli allestimenti contemporanei di Luca Ronconi, Klaus Michael Grüber e Bruce LeBruce alle riscritture libere di Baccanti, come Teorema di Pasolini, La morte a Venezia di Thomas Mann o la versione sincretista del Premio Nobel Wole Soyinka.

Piergiorgio Odifreddi il compito di mostrare al pubblico “l’altra Grecia”, quella razionale, la patria di Talete, Pitagora, Ipparco: con una affascinante e ironica digressione tra scienza e mito che è arrivata alle radici della lingua greca, ha raccontato di come l’uomo ha sempre usato il mito laddove non riusciva ancora a spiegare un fenomeno con la scienza, come la sanguinosa storia di Iside e Osiride che serviva a spiegare l’avvicendarsi delle piene del Nilo, o il mito di Ade, Demetra e Persefone che forniva una spiegazione all’alternanza delle stagioni.